Michele Buoninconti e i suoi
familiari non potranno vedere i quattro figli di lui e della
moglie Elena Ceste, la casalinga di Costigliole d'Asti per il
cui omicidio l'uomo è stato condannato in primo grado a 30 anni
di carcere. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'appello
di Torino, che hanno rigettato il ricorso presentato dai legali
dell'uomo contro il divieto imposto dal tribunale. I ragazzini,
tutti minorenni, restano affidati ai nonni materni, decisione su
cui non è stato presentato alcun ricorso. "Siamo soddisfatti",
dichiara Deborah Abate Zaro, uno dei legali della famiglia di
Elena Ceste, uccisa nel gennaio 2014.
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