Un espresso italiano attende Paolo
Nespoli a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Da 27
mesi nello spazio, a 400 chilometri dalla terra, nel Nodo 1 è
installata l'innovativa macchina per il caffè Isspresso, già
collaudata da Samantha Cristoforetti e realizzata da Argotec e
Lavazza, in partnership pubblico-privata con l'Agenzia Spaziale
Italiana. Un "viaggio nell'innovazione che continua", spiega il
vicepresidente dell'omonimo Gruppo, Marco Lavazza.
"La miscela delle capsule A Modo Mio che viene bevuta nello
spazio - prosegue Lavazza - è la stessa che si può gustare a
casa". La crema e il caffè non sono miscelate come sulla terra
ma separate e, altra differenza, la tradizionale tazzina diventa
uno speciale sacchetto, detto 'pouch'. In grado di fare il caffè
in condizioni estreme, Isspresso "consente di studiare in orbita
- spiega David Avino di Argotec - fenomeni fisici impossibili da
replicare sulla Terra". Una sfida scientifica e ingegneristica
che ha portato a brevettare alcune tecnologie.
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