Quando furono chiamati a ratificare
il trattato italo-francese sul Tav Torino-Lione, lo scorso anno,
"i parlamentari furono ingannati". E' per questo che ambienti
legati al movimento No Tav della Valle di Susa oggi hanno
inoltrato un esposto, a Roma, chiedendo alla magistratura di
svolgere degli accertamenti.
La notizia è stata diffusa oggi a Venaus (Torino) in
occasione di Alter-Vertice No Tav, convegno in cui sono state
ribadite le ragioni dell'opposizione alla nuova linea
ferroviaria. A illustrare i contenuti dell'esposto è stato, in
particolare, Angelo Tartaglia, docente del Politecnico di Torino
e, inoltre, componente della "commissione tecnica" nominata dal
Comune di Torino.
Durante l'incontro è stato spiegato che ai parlamentari
vennero presentati dei dossier con "dati inveritieri" su diverse
circostanze, fra cui le analisi dei rapporti costi-benefici.
"Gli onorevoli - è stato detto - sono liberi di votare come
credono e persino di farsi ingannare. Ma non si devono ingannare
gli elettori".
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