I Muri che dividono nazioni e
comunità non sono solo materiali, costruiti da mattoni, o da
confini, ma sono anche metaforici, culturali, anzi questi sono
spesso i più difficili da scavalcare od aggirare. E' questo il
senso della mostra 'Materiali Resistenti: Muri Urlanti. La
fotografia tra memoria e testimonianza", che apre domani, fino
al 30 aprile, nella Sala Mostre del Palazzo della Regione,
organizzata dalle associazioni 'Arte Totale' e 'Il Terzo Occhio
photography', da un'idea di Stefano Greco.
"Ci sono muri che agiscono come diaframmi - dice l'assessore
Monica Cerutti - dividono popoli e nazioni. Muri che a volte
esistono nella psiche, che non si vedono, ma forse incidono di
più perché fanno parte della coscienza profonda delle persone"
La mostra comprende le opere di 28 fotografi che hanno
interpretato 'Muri urlanti', il tema del settimo appuntamento
della Biennale di fotografia 'Materiale Resistenti' che dal 2005
celebra la lotta per la Liberazione attraverso l'arte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA