"Continuiamo da noi. Da un cantiere di fatto fermo da oltre 400 giorni grazie alla nostra opera costante di presidio ed iniziativa, da dei lavori di allargamento che sfidiamo Salvini a far partire, così da poter toccare con mano cosa significa cantierizzare un territorio ostile". Il voto del Senato sulle diverse mozioni, definito come "una sceneggiata dall'esito scontato", non ferma la lotta dei No Tav. "La nostra storia la scriviamo noi - si legge su notav.info -. Ci vediamo nella valle che Resiste!".
"I Cinque Stelle hanno perso completamente la Valle. Hanno tentato di salvarsi l'anima portando questa mozione in Parlamento, ma si sapeva come sarebbe andata a finire. Era una parabola già scritta". Così Nicoletta Dosio, 'pasionaria' No Tav. "Sono un'accozzaglia, tutto e il contrario di tutto. Dalla Val Susa hanno preso dei voti. Non il mio, non mi sono mai fidata. Ma tanti altri. Ora li han persi. C'è la Tav e c'è il Dl Sicurezza: i 5 Stelle stanno lavorando a favore di tutte le decisioni disumane di questo governo".
"La pacatezza ostentata non cambia il senso alle parole che ha usato: tradimento. Il MoVimento vi ha tradito, ha tradito la Val di Susa, i No Tav e sopratutto Alberto Perino. Tradire significa qualcosa come passare dalla parte dell'avversario. La sua è una pacatezza ipocrita che fa l'occhiolino a chi si è dimenticato cosa significhi quella parola. Non avere la forza numerica per bloccare l'inutile piramide non significa essersi schierati dalla parte di chi la sostiene". Lo scrive su Fb Beppe Grillo replicando al leader No Tav.
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