Un caso di coronavirus anche in Piemonte. Si tratta di un torinese di 40 anni. "Non è un focolaio piemontese ma lombardo". Così l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, sul primo caso di positività al Coronavirus registrato in Piemonte. Il paziente si è ammalato, ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, "dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo". I familiari dell'uomo sono sotto osservazione.
Il torinese colpito da Coronavirus "ha un po' di febbre ma è in buono stato di salute". Lo ha detto il governatore Alberto Cirio dalla sala operativa della Protezione civile, dove alle 15 di oggi è stata convocata una Unità di Crisi che "resterà aperta h24". "La situazione è totalmente sotto controllo. Le nostre strutture sono in grado di affrontare la situazione. Nessun allarmismo, ma nervi saldi". ha detto il governatore del Piemonte. "Qualsiasi situazione - ha aggiunto - potrà essere gestita. Non c'è nessuna emergenza".
"L'Assessorato alla sanità del Piemonte ha predisposto un servizio per fare il tampone a domicilio". Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio, il quale ha sottolineato che "affollare i pronto soccorso degli ospedali sarebbe deleterio".
"Chiunque presenti sintomi sospetti - ha aggiunto - o abbia il timore di avere avuto contatti a rischio è invitato a chiamare il numero 1500 o il 118 o il proprio medico di base". "Le ambulanze arriveranno in tempi molto rapidi per eseguire il tampone a domicilio", ha ancora detto Cirio. "Negli ospedali - ha poi spiegato il governatore - stiamo predisponendo dei percorsi speciali separati per chi presenti una sintomatologia sospetta. Inoltre stiamo comprando delle attrezzature che ci permetteranno di dimezzare il tempo del responso, che passerà alle attuali sei ore a tre ore".
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