Richieste di aiuto più che
dimezzate e denunce quasi sparite, dall'inizio del lockdown, da
parte di donne vittime di violenza domestica a Torino. A parlare
di una "emergenza nell'emergenza" è il supervisore del Telefono
Rosa torinese intervenuto oggi insieme a rappresentanti del
Centro Antiviolenza della Città e del Nucleo Prossimità della
polizia municipale a una Commissione consiliare dedicata proprio
al tema della violenza domestica in emergenza Covid-19, reso
ancora più problematico dalla convivenza forzata.
Nei primi 15 giorni di provvedimenti restrittivi c'è stata
una riduzione di chiamate al Telefono Rosa del 53%, con 36 nuovi
casi "tutti gestiti online tranne qualche caso singolo in cui è
stata fatta l'accoglienza in sede. Nessuna denuncia è invece
stata richiesta. Dati - sottolinea Telefono Rosa - che non sono
indice della diminuzione della violenza di genere ma della
difficoltà a chiedere aiuto, con situazioni che esploderanno a
fine emergenza".
Anche al Centro Antiviolenza "le chiamate si sono quasi
azzerate. La consigliera del Pd Chiara Foglietta ha proposta
l'adozione di una parola in codice per fare scattare la
denuncia.
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