Attestavano sui documenti la
presenza di migranti richiedenti asilo - incassando i 35 euro al
giorno previsti dal ministero dell'Interno - anche se non
c'erano: tre cooperative della provincia di Cuneo sono accusate
di aver truffato lo Stato per 317 mila euro. Il Nucleo di
Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo
ha anche denunciato 4 persone, controllando le erogazioni di
fondi a favore di cooperative dove si sono scoperti
"comportamenti particolarmente odiosi in capo ai responsabili,
tra cui lo sfruttamento del lavoro".
Dalle indagini della Finanza coordinata dalla Procura di
Cuneo è emerso che un centro di accoglienza gestito da una delle
cooperative a Montezemolo (Cuneo) era solo operativo sulla carta
per incassare il denaro e i dieci migranti presunti ospiti
venivano usati per "mansioni lavorative presso privati". Alcuni
erano anche stati "arbitrariamente trasferiti in Liguria per
svolgere attività lavorative in campo edilizio e cura e
manutenzione del verde" con "compensi al di fuori di ogni norma
di legge, senza autorizzazioni o contratti". Sono stati
sequestrati beni per equivalente del profitto di reato: oltre
300 mila euro.
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