Oltre 20 milioni di euro investiti nella cura e nella ricerca. Il Covid-19 non ha fermato l'Istituto di Candiolo che, grazie agli oltre 33 milioni di euro ricevuti dalle donazioni, "vive e progredisce". Ad affermarlo la presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, che in un evento online ha presentato il quindicesimo Bilancio Sociale e di Sostenibilità dell'unico IRCCS in Piemonte.
"L'emergenza sanitaria ha posto al centro dell'attenzione di tutti l'importanza di avere a disposizione strutture sanitarie adeguate e pronte a qualsiasi esigenza - ha osservato Allegra Agnelli - In un contesto del genere, sostenere la ricerca non è solo un'azione di bene, ma un vero e proprio investimento per noi, per chi ci sta vicino e per le future generazioni".
A Candiolo lavorano 350 ricercatori, italiani e stranieri, impegnati in 39 fra laboratori e unità di ricerca. I lavori pubblicati fino ad ora sono stati 171 e l'Impact Factor, l'indice delle citazioni sulle più prestigiose riviste scientifiche, ha superato quota 8 mila rispetto al 6.500 dell'anno precedente. Nell'attività di assistenza e cura lavorano invece oltre 400 persone. I posti letto sono cento. Nel 2019 sono stati ricoverati 8.096 pazienti e sono state erogate 1,4 milioni di prestazioni ambulatoriali. Gli interventi di chirurgia robotica sono stati 150. "Il 2019 è stato un anno importante per Candiolo - conclude il direttore della Fondazione, Giammarco Sala - Abbiamo impostato le basi per lo sviluppo dell'Istituto, che nei prossimi anni metterà a disposizione di pazienti, medici e ricercatori nuovi spazi di cura e di ricerca".
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