Dal 17 ottobre Cagliari ospita la
fase finale di "Officin&Ideali. Residenze in transito". Sino al
18 novembre tra l'Orto Botanico, Sa Manifattura, il Lazzaretto,
Iglesias e Quartucciu residenze artistiche, idee e progetti in
giro per il sud Sardegna. Temi? La fantasia non manca.
Dall'indagine attorno alla pigrizia alle lettere scritte a mano
a destinatari ignoti. Passando per gli arazzi ricamati in codice
Morse, sino ai suoni raccolti in Sardegna, frutto di un progetto
di ricerca musicale. Tutto è realizzato dall'associazione
Carovana SMI, in partenariato con le associazioni Tecnologia
filosofica di Torino e Isolaquassùd di Catania, nell'ambito del
programma pluriennale finanziato dal Mibact "La città che
viaggia".
Lo scorso anno il progetto ha vinto il bando Per Chi Crea,
programma lanciato da Mibact- Siae (Società italiana autori ed
editori) per favorire la creatività e la promozione culturale
nazionale e internazionale dei giovani sino ai 35 anni.
L'emergenza Covid è arrivata improvvisa, sbaragliando i piani ma
non la voglia di proseguire il processo creativo. Adesso si va
verso il traguardo finale, con le ultime residenze (stavolta
reali) e la restituzione al pubblico del risultato finale. "Idee
e progetti giunti a diversi stadi evolutivi", ha sottolineato la
direttrice artistica Ornella D'Agostino.
Nel week end di sabato 17 e domenica 18 ottobre si parte
dall'Orto botanico: tra le proposte in programma ci sono le
"Fonografie istantanee", registrazione e riproduzione di suoni
raccolti in Sardegna da Giulia Tagliavia, musicista e
compositrice siciliana che vanta collaborazioni con lo scrittore
Stefano Benni ed è anche autrice di colonne sonore. Sarà
presentato anche "Respirare", racconto collettivo scritto in
codice Morse, da un'idea di Fulvia Bernacca. Le lettere scritte
a mano e inviate a destinatari ignoti, pensate per viaggiare e
mantenere i contatti anche in tempi di pandemia, sono invece al
centro della "Mappa geoepistolare", la proposta di Maria Luisa
Usai.
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