"Quello che registriamo in questo
momento è fondamentalmente frustrazione, ma stiamo vedendo,
soprattutto nelle periferie o nei comuni limitrofi, crescere un
senso di abbandono che può essere interpretato come l'anticamera
per un senso di rabbia. Il problema è che non vedo, in questo
momento, istituzioni capaci di gestire questo sentimento per
veicolarlo verso una modalità positiva e propositiva, dunque
temo possa nascere qualche cosa di poco gradevole, ma non sono
in grado di dire di che tipo e spero di essere smentito". Così,
ai microfoni di Radio Veronica One, il direttore della Caritas
diocesana di Torino, Pierluigi Dovis.
Fondamentale, per Dovis, il ruolo delle istituzioni che,
afferma "in questo momento devono esserci e non devono
dimenticare l'aspetto sociale. Quello sanitario è certamente
prioritario - osserva - ma non si possono disgiungere i due
aspetti, altrimenti dentro la crisi sanitaria ne nasce e si
sviluppa una crisi molto più endemica, e che rischia di
diventare strutturale, quella che divide la città in una città
che galleggia e in una che finisce sott'acqua. E questo non deve
capitare".
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