"Auguro fortuna e successo al
Torino Film Festival, ma voglio ricordare che in questa edizione
mancherà il Premio Cipputi, che per 24 anni ha dato voce al tema
del lavoro. Unico nel suo genere in Italia e forse in Europa".
Lo ricorda Cosimo Torlo, che dal 1995 segue l'organizzazione del
Premio con Tullio Francesco Altan, padre di Cipputi, l'operaio
in tuta blu nato dalla sua matita e diventato simbolo del mondo
metalmeccanico.
"Una scelta indubbiamente legittima da parte della direzione
del Festival e del Museo del Cinema, ma colpisce la mancanza di
motivazioni pubbliche. Soprattutto è incredibile che nessuno
abbia informato direttamente lo stesso Altan, come peraltro da
me richiesto, nè il direttore del Tff nè ill presidente e il
direttore del Museo", aggiunge Torlo. "Il Premio Cipputi
comunque non muore. Passata l'emergenza Covid, verificheremo
nuove strade per fare vivere il tema del lavoro e il Premio.
Sono già in corso contatti con altre istituzioni culturali
nazionali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA