Anita, la studentessa torinese di
12 anni, diventata insieme alla compagna Lisa il simbolo della
lotta contro la didattica a distanza, è tra le quattro donne
leader dei movimenti di protesta in Europa. Lo scrive l'edizione
europea del quotidiano statunitense 'Politico', che pubblica
un'intervista alla giovanissima.
"Stanca di studiare a casa - scrivono nelle motivazioni - si
è vestita contro il freddo, ha preso il suo computer ed è andata
a fare lezione davanti alla sua scuola. Quella che era una
protesta personale è diventata fonte d'ispirazione per molti
studenti che hanno fatto lo stesso in tutto il Paese".
"Sono contenta che finalmente i politici cominciano ad
ascoltarci - dice Anita - Mi chiedono se mi sono ispirata a
Greta Thunberg. La ammiro molto, però non mi sono ispirata a
lei. Voglio solo tornare a scuola".
Le altre leader insieme ad Anita sono Assa Traoré, attivista
francese che ha creato il movimento 'Justice for Adama', contro
il razzismo e la violenza, Olga Kovalkova, la donna bielorussa
che lotta per la democrazia nel suo Paese e la femminista
polacca pro aborto Magda Gorecka.
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