Dopo il nuovo rinvio dell'apertura
degli impianti sciistici "è arrivato il momento di aprire la
cosiddetta 'vertenza montagna'" con il governo perché "resta
ancora del tutto inevaso il nodo decisivo della filiera
economica e produttiva legata alla neve". E' l'appello di
Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato (Torino) e assessore alla
Comunicazione dell'Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, al
presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
"La pratica dei 'ristori' - scrive Merlo - resta
misteriosamente in alto mare. Malgrado ripetute richieste e
molti appelli. Al di là della totale irrilevanza politica, come
tutti sanno, degli ordini del giorno approvati in Parlamento e
di fronte al silenzio del Governo impegnato a risolvere i
problemi creati dalla ennesima e largamente collaudata
destabilizzazione del partito personale di Renzi, si corre il
serio rischio di registrare la crisi irreversibile di molti
settori produttivi presenti nelle 'terre alte'. Non c'è più
tempo da perdere. Semprechè - prosegue Merlo - non si ci voglia
limitare a prendere atto del fallimento di centinaia di piccole
medie aziende e di gettare a mare migliaia di posti di lavoro
riconducibili all'industria della neve".
Merlo si appella dunque al governatore del Piemonte.
"Conoscendo la grande sensibilità politica del Presidente della
Regione per i temi e le problematiche legate alla montagna,
credo sia giunto il momento per aprire una 'vertenza montagna'
con il Governo nazionale e anche di comune accordo con altre
Regioni del Nord. Una 'vertenza montagna' che deve tenere conto
non solo dei non più rinviabili 'ristori' adeguati e tempestivi
ma anche, e soprattutto, per creare le condizioni di una
adeguata e giusta ripartenza. Seppur nel rispetto rigoroso delle
normative e dei protocolli sanitari. In discussione, infatti, -
conclude Merlo - non c'è l'esercizio di uno svago o la gestione
di una vacanza ma il futuro e la sopravvivenza di migliaia di
famiglie. Ecco perché non si può più scherzare".
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