"Da un parte il forte pericolo di
valanghe causate dallo sbalzo termico e dalle condizioni della
neve. Dall'altro molte regioni alpine che tornano in 'giallo' da
domani. Il combinato disposto di queste due cose, diverse per
natura e contesto, chiede la massima attenzione. Serve
lungimiranza per evitare incidenti, come quelli avvenuti nelle
ultime ore. E per evitare che venendo meno i limiti per gli
spostamenti, dilaghi il contagio Covid, riportando poi le
regioni in zona arancione o rossa". Lo affermano, in una nota,
Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero,
presidente Uncem Piemonte.
"La montagna non è una zona priva di rischi, anche negli
spazi aperti. Mai la montagna uccide, lo abbiamo sempre detto,
ma occorre aver presente che una serie di comportamenti su piste
e fuoripista condizionano opportunità e certezze - aggiungono -.
Servono precise accortezze, senso del rischio e massima
attenzione, che vuol dire ancora una volta spostamenti solo se
necessari, ma anche consapevolezza dei propri limiti e delle
proprie competenze nel fare sport e attività motoria, oltre che
analisi delle condizioni meteo e della neve".
Uncem vuole evitare che da domani, in zona gialla per tante
regioni, "ci siano assalti alle aree montane del Paese,
sottovalutando rischi della neve, del ghiaccio e delle
condizioni meteo, con sbalzi termici che possono comportare
altre valanghe. Studiamo i luoghi e usiamo buonsenso con tutte
le misure di sicurezza, collettive e individuali, possibili".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA