La Robiola di Roccaverano dop pensa
all'eventuale modifica del suo disciplinare per diventare solo
Roccaverano dop e quindi tutelare la sa unicità. E' la
riflessione di inizio 2021 dopo la soddisfacente chiusura del
2020, superando le difficoltà del lockdown che avevano messo in
dubbio la sopravvivenza di alcune aziende. Invece,
l'organizzazione di canali di vendita on line e l'interesse dei
consumatori hanno consentito di chiudere l'ultimo con un +3,4%
di produzione e un incremento delle forme del tipico formaggio
prodotto con latte crudo caprino: dalle 490.389 forme - pari a
148.128 Kg di formaggio - del 2019 si è passati alle 506.254 -
pari a 151 tonnellate.
L'eventuale modifica al disciplinare - fa notare il Consorzio
di tutela - "non andrebbe a toccare il metodo di lavorazione e,
anzi, con la proibizione di utilizzare anche gli NBT - i nuovi
OGM - si vuole rafforzare e ribadire quel principio di
precauzione che ha fatto già scegliere di proibire gli OGM, come
previsto dall'attuale disciplinare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA