Prosegue la protesta degli
studenti dell'Università di Torino che martedì hanno occupato il
rettorato in concomitanza con l'approvazione, da parte del
Senato Accademico, del regolamento per gli esami online con un
sistema di proctoring. "Oltre a questo abbiamo scelto di
allargare i temi politici dell'occupazione", spiegano gli
studenti che chiedono "risposte urgenti dal rettore".
Fra le richieste la convocazione di un tavolo, prima del Cda
dell'ateneo del 23 febbraio che dovrà votare il regolamento.
"Chiediamo - spiegano - che si possa scegliere di non effettuare
gli esami in modalità proctoring con un'autocertificazione che
dimostri l'impossibilita dello studente di usarlo e che se un
esame salta per problemi tecnici sia ricalendarizzato entro 2 o
3 giorni dalla fine dell'appello". Sollecitano inoltre
l'Università ad assumere "misure urgenti a fronte delle
difficoltà di questi mesi, prima fra tutte il semestre bonus,
garantendo la proroga della sessione primaverile fino all'estate
con un appello estivo per tutti per recuperare gli esami che
hanno avuto problemi a causa della pandemia". Altre richieste
che la Dad non sia sostitutiva della didattica in presenza,
spazi per lo studio e per seguire le lezioni online e interventi
sulle tasse universitarie. "Finché non avremo risposte concrete
porteremo avanti la mobilitazione", annunciano gli studenti,
ancora in attesa di poter consegnare le loro richieste al
rettore Stefano Geuna.
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