Dalle dichiarazioni dei
dipendenti della funivia del Mottarone, tutte riportate
nell'atto, "appare evidente il contenuto fortemente accusatorio
nei confronti del Tadini", il caposervizio dell'impianto, perché
"tutti concordemente hanno dichiarato che la decisione di
mantenere i ceppi era stata sua, mentre nessuno ha parlato del
gestore o del direttore di servizio". Lo scrive il gip di
Verbania, Donatella Banci Buonamici, nell'ordinanza con cui ha
disposto i domiciliari per Tadini e ha rimesso in libertà gli
altri due fermati, spiegando che quelle dichiarazioni
"smentiscono" la "chiamata in correità" fatta da Tadini.
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