Una mostra promossa da Telt, il
promotore pubblico della Torino-Lione, con il Museo Nazionale
del Risorgimento di Torino racconta lo scavo del traforo del
Frejus a un secolo e mezzo dalla sua inaugurazione. Il via alla
rassegna oggi a Palazzo Carignano, sede del Museo e del
Parlamento Subalpino che nel 1857 decretò l'opera.
La mostra racconta i 14 anni di lavori al Frejus attraverso
documenti originali dell'epoca, voci e immagini con due percorsi
paralleli, uno dedicato all'infrastruttura, l'altro ai
protagonisti dell'opera sotto il profilo delle idee. Ci sono
documenti, tavole, foto e litografie della collezione storica di
Telt e testimonianze originali provenienti dagli archivi del
Museo. Tutti insieme ricostruiscono i principali passaggi di
quella che fu, insieme al taglio dell'istmo di Suez, una delle
più grandi opere dell'Ottocento.
"Il traforo del Frejus - ha ricordato il direttore del Museo,
Mauro Caliendo - vide la luce grazie all'insistenza tenace di
Cavour. Le sue parole 'Io nutro ferma fiducia che voi coronerete
la vostra opera con la più grande delle imprese moderne
deliberando il perforamento del Moncenisio' furono pronunciate
in un appassionato discorso proprio qui a Palazzo Carignano".
"Lo scavo del Frejus - ha aggiunto il direttore di Telt,
Mario Virano - è una storia di visione europea, di innovazioni
scientifico-tecnologiche pionieristiche, di lavoro che ha
cambiato i destini dei territori interessati, proiettandoli in
Europa già a fine Ottocento, e lasciando importanti ricadute
visibili ancora ai giorni nostri".
La mostra, con didascalie in italiano e in francese, è
visitabile fino al 1 primo novembre.
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