In attesa del ballottaggio che deciderà il nuovo sindaco di Torino, dal risultato delle urne si delineano le due ipotesi di composizione della Sala Rossa a seconda di chi vincerà al secondo turno.
In caso di vittoria del candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo, in testa dopo il primo turno, sui banchi della maggioranza troverebbero posto 17 consiglieri Pd, 2 per ciascuno fra Moderati, Sinistra Ecologista e Lista Civica Lo Russo e uno di Torino Domani, mentre le minoranze vedrebbero 4 consiglieri di Torino Bellissima, 3 rispettivamente per Lega e FdI e 2 per Forza Italia più il candidato sindaco Paolo Damilano, mentre il Movimento 5 Stelle dovrebbe accontentarsi di 2 consiglieri più la candidata Valentina Sganga.
In caso di vittoria di Damilano, invece, la maggioranza sarebbe composta da 8 consiglieri della sua lista civica, Torino Bellissima, 7 di FdI, 6 della Lega e 3 di Forza Italia. Al centrosinistra andrebbero invece, oltre a quello per Lo Russo, 10 seggi per il Pd e uno a testa per Moderati, Sinistra Ecologista e Lista Civica Lo Russo Sindaco. Un solo consigliere, oltre a Sganga, per i pentastellati.
Con questa ipotesi resterebbe fuori dalla Sala Rossa il recordman delle preferenze, il promotore di Torino Domani ed ex candidato alle primarie Francesco Tresso che ha conquistato 2.432 voti, tallonato dall'attuale vicecapogruppo Pd Chiara Foglietta con 2,129 voti. In entrambi i casi i Dem riportano in Consiglio le 3 consigliere uscenti che si sono ricandidate, oltre a Foglietta Maria Grazia Grippo (1.231 preferenze) e Lorenza Patriarca (1.201), mentre fra le new entry ci sono alcuni dei candidati più votati, l'ex assessore regionale Gianna Pentenero, Ludovica Cioria, e l'ex consigliera regionale Nadia Conticelli. Entrano in Consiglio anche i presidenti uscenti delle Circoscrizioni 4, Claudio Cerrato, e 6, Carlotta Salerno dei Moderati. Niente da fare per Max Casacci dei Subsonica.
Sul fronte del centrodestra a guidare la pattuglia di consiglieri sarebbe in entrambe le composizioni Torino Bellissima, con Silvia Damilano, cugina del candidato sindaco, più votata della lista. Entra anche il 'chirurgo dei bambini' Pietro Abruzzese, mentre resta fuori Cristina Seymandi ex staffista della sindaca Chiara Appendino che con il suo lavoro con i comitati di quartiere ha probabilmente contribuito alla vittoria del centrodestra nelle periferie più 'calde'. FdI porta in consiglio il più votato della coalizione Enzo Liardo (1.713 preferenze), Paola Ambrogio e Giovanni Crosetto, nipote del cofondatore del partito, Guido. Sicuri, in entrambi i casi, per la Lega la parlamentare Elena Maccanti (1.189) e il capogruppo uscente e assessore regionale Fabrizio Ricca (1.173), e per Forza Italia l'assessore regionale Andrea Tronzano (1.217) e il consigliere uscente Domenico Garcea. Nei 5 Stelle, invece, è sicuro solo Andrea Russi (767 voti), che aveva conteso a Sganga la candidatura a sindaco. Non riconfermati gli altri consiglieri uscenti e l'assessore all'Urbanistica Antonino Iaria.
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