"Una vergogna assoluta non aver ascoltato le richieste di una comunità vastissima di cittadini che da due anni e mezzo lavoravano sui contenuti di questo ddl.
Una vergogna affossare un ddl con il voto segreto. Ci mettano almeno la faccia, noi l'abbiamo sempre messa". Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride, ha aperto così la manifestazione contro la bocciatura in Senato del ddl Zan in piazza Carignano a Torino, una delle 44 città italiane nelle quali oggi il mondo Lgbtq è sceso in piazza.
"Questa piazza così piena non è né di sinistra né di destra - ha aggiunto Battaglia - ma una piazza di cittadini che non vogliono discriminare. Qui noi stiamo facendo vera educazione civica, quella che non si fa nelle scuole dove nasce il bullismo. Le leggi esistenti non bastano. Se non si comincia ad educare contro la violenza e il bullismo contro le donne, Ia disabilità, le persone Lgbtq nelle scuole non cambia nulla. Noi non molleremo, c'è ancora tanta lotta da fare, su questo è su tanti temi. Basta dire che dovevamo mediare, non c'è più nulla da mediare. Dietro questo no della politica, non tutta certo, ma tanta, troppa, a questa legge contro l'odio, ci sono persone che la politica ha deciso di abbandonare. E che noi non abbandoneremo mai".
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