Ancora una aggressione nel
carcere di Torino ai danni di un agente di polizia
penitenziaria, costretto a ricorrere alle cure dell'ospedale
Maria Vittoria. A denunciare l'episodio è il segretario generale
dell'Osapp, Leo Beneduci, secondo cui "quanto accaduto è il
risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto
dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia
Penitenziaria, spesso lasciato solo nelle sezioni detentive ad
operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti anche
con 100/150 detenuti alla volta e anche con detenuti di estrema
pericolosità e con problemi psichiatrici".
Beneduci parla di un sovraffollamento nel carcere di Torino
di oltre il 30%. "La situazione è sempre più drammatica -
conclude - come hanno sottolineato ieri la quasi totalità delle
sigle sindacali in un sit-in davanti al carcere per protestare
contro la gestione del penitenziario, l'assenza di dialogo, i
turni massacranti, le continue aggressioni da parte dei detenuti
e moto altro. Tutto questo nel totale silenzio degli organi
dell'Amministrazione Penitenziaria Regionale e del Dap.
Chiediamo dunque, con forza, l'intervento immediato del Ministro
Cartabia considerato che il personale di Polizia Penitenziaria
non interessa più a nessuno, le politiche penitenziarie oramai
sono completamente concentrare a favore dei soli detenuti".
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