Il grande cinema italiano è forse
il più ricco libro di storia italiana, in grado di narrare le
sfumature più nascoste della società. Bene lo racconta 'L'onda
Lunga - Storia Extra-Ordinaria di un'associazione' di Francesco
Ranieri Martinotti, passato oggi fuori concorso al 39/o Torino
Film Festival.
Il documentario ripercorre, in 70 anni di vita, le battaglie
per le politiche sul cinema, ma anche per l'impegno civile e la
cultura italiana, dell'Associazione Nazionale Autori
Cinematografici (Anac), fondata nel 1952 da Zavattini, Amidei,
Rossellini e tanti altri. Nelle sue file 'militarono'' autori
che erano in realtà intellettuali come De Sica, Pasolini,
Damiani, Scola, Age, Scarpelli, Rosi, Cecchi d'Amico. Attraverso
le testimonianze dirette di alcuni di loro, con le interviste
inedite a Lizzani, Gregoretti, Maselli, Montaldo, Bellocchio,
Wertmüller, Gamba, Cavani si ripercorre la storia della seconda
metà del Novecento italiano.
"L'Anac compie 70 anni - spiega il regista - una tappa
importante non solo per la storia di una delle prime
associazioni europee degli autori, ma anche per la storia
italiana. Con questo film abbiamo anche cercato di far conoscere
alle nuove generazioni quali sono state le tante battaglie
dell'Anac, dall'11 febbraio del 1952, giorno della sua
fondazione. Dalla censura alla riforma del Gruppo
cinematografico pubblico, dalla riforma della Biennale di
Venezia a quella della tv pubblica, dalla copia privata all'equo
compenso, alla battaglia contro la cementificazione di
Cinecittà. Tra i tanti temi anche l'interruzione dei film con la
pubblicità secondo i dettami della legge Mammì del 1990,
osteggiata da molti. "Per fortuna i miei film ormai passano alle
2 di notte senza spot", scherza Giuliano Montaldo in una clip
del film.
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