Con 1,8 miliardi di fatturato, il
terzo settore produttivo piemontese impiega 57mila addetti,
concentrati soprattutto nelle cooperative sociali. Lo rilevano
le indagini realizzati dalla Camera di commercio di Torino e da
Isnet (Associazione per lo sviluppo delle imprese sociali). "Un
settore di tutto rilievo che seguiamo da anni, con indagini e
iniziative dedicate, investendo anche sulla formazione di chi è
chiamato a dare un valore all'impatto sociale generato da queste
realtà", spiega Dario Gallina, presidente della Camera di
commercio. "La piattaforma Torino Social Impact conta 170
partner tra imprese sociali, acceleratori e incubatori, enti
pubblici, fondazioni e istituzioni finanziarie, start up,
atenei, spazi e reti di competenze, associazioni e aziende che
compongono un ecosistema sempre più innovativo" aggiunge Mario
Calderini, portavoce di Torino Social Impact.
In Piemonte l'insieme delle forme organizzative a impatto
sociale è composto da quasi 5.500 unità, di cui all'incirca
2.300 nella città metropolitana di Torino. Rispetto al 2019 si
registra un incremento di circa l'11% per il Piemonte e del 14%
per l'area torinese, dovuto soprattutto alla crescita
dell'associazionismo e del volontariato. Tra i cambiamenti in
senso positivo spicca l'ambito dell'innovazione (36%), seguito
dall'organizzazione dell'attività imprenditoriale e dal
marketing.
Tra i progetti di Torino Social Impact il primo in
dirittura d'arrivo è la Borsa dell'Impatto Sociale, che potrebbe
insediarsi nell'ex Borsa valori di piazzale Valdo Fusi. C'è
anche il Trusted Data intermediary, archivio per raccogliere
dati da attori pubblici e privati rivolto alle imprese del Terzo
settore. È stata anche presentata la terza edizione del corso
universitario di aggiornamento professionale in Valutazione
d'Impatto sociale.
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