Diventano una trentina le scuole occupate a Torino e negli altri comuni dell'area metropolitana.
"Stiamo ricostruendo la scuola dal basso, non abbiamo fiducia in un ministero che non ci ascolta, non abbiamo più niente da perdere", si legge sulla pagina Facebook di Laboratorio Studentesco (LaSt).
Alle scuole già occupate nelle scorse settimane, in seguito alla protesta per la morte a Udine dello studente 18enne in stage Lorenzo Parelli e a quella nelle marche del 16enne Giuseppe, questa mattina si sono aggiunte Giordano Bruno, Volta, Curie Vittorini, Santorre di Santarosa, Copernico-Luxembourg, Norberto Rosa, Peano, Boselli e Cavour.
Annunciata per venerdì una nuova manifestazione, che dovrebbe seguire il percorso dell'ultima, ovvero ritrovo in piazza XVIII Dicembre e conclusione al Campus Einaudi.
"La repressione non ci fermerà, siamo determinati a far valere le nostre idee". Federico Bernardini, presidente della Consulta torinese degli studenti, annuncia così la manifestazione di venerdì mattina. "Dopo la morte di un secondo studente in stage non possiamo rimanere indifferenti", aggiunge Bernardini, elencando le ragioni della protesta "contro questa alternanza scuola-lavoro e per la cancellazione della seconda prova di quest'anno alla maturità".
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