Giovanni Bloisi, il 'Ciclista della
Memoria', è partito questa mattina da piazza XVIII dicembre,
luogo di Torino in cui cento anni fa undici persone morirono nel
primo eccidio fascista nel cuore della città. Per 14 giorni
toccherà in bicicletta i luoghi delle stragi nazifasciste. "Nei
giorni in cui la Russia tenta di riscrivere la storia,
iniziative come questa sono importanti, perchè ricordano fatti
che mai dovranno essere dimenticati", commenta Nino Boeti,
presidente dell'Anpi di Torino, che promuove l'iniziativa in
collaborazione con le Api di Milano e di Varese.
"Iniziative non convenzionali come questa sono di grande
aiuto anche per parlare ai giovani e a chi non conosce certi
dettagli della storia, come ad esempio, la Strage di Torino,
poco nota anche agli stessi torinesi", aggiunge Daniele Valle,
presidente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio
regionale del Piemonte. "Plaudo a Bloisi, un testimone di quanto
ancora oggi sia importante ricordare la nostra storia per non
cadere negli stessi errori", osserva Dario Disegni, presidente
della Comunità Ebraica di Torino che ricorda di aver conosciuto
il ciclista a Ferrara l'anno scorso per la commemorazione
dell'eccidio del Muretto del Castello Estense.
Alla partenza di Bloisi, in sella alla sua bici attrezzata di
tenda e viveri, c'erano anche, tra gli altri, la vicesindaca di
Torino Michela Favaro, il vicepresidente di Istoreto, Luciano
Boccalatte, ed Elisabetta Bozzi, vicepresidente Anpi Magenta.
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