Si chiama Democrazia senza partiti
il movimento politico nato a Torino, presso lo studio del notaio
Alessandro Parato, su iniziativa di un gruppo di cittadini
guidato da Massimo Del Vago, imprenditore con un passato da
consigliere comunale a Settimo Torinese, dove vive e lavora,
prima della decisione di dimettersi in disaccordo con il modo
attuale di fare politica.
Al centro del nuovo progetto ci sono le persone e un
confronto costruttivo tra loro per fare gli interessi del Paese.
"La politica deve essere in grado di fare un passo indietro
nell'interesse della collettività. Chi governa deve dare il buon
esempio ai cittadini, le decisioni devono essere assunte in modo
congiunto per il bene della popolazione, non nel solo e mero
interesse della bandiera di questo o quell'altro partito -
sostiene Del Vago -. Le logiche di parte raccontano tutt'altro".
Democrazia senza partiti, in onore anche al pensiero dello
storico imprenditore Adriano Olivetti, propone dunque un nuovo
modo di far politica. "Al centro non ci sono più le segreterie
di partito - conclude - ma i sindaci votati dai cittadini, le
persone e le loro qualità, la meritocrazia e il desiderio di
provare insieme a costruire nel nostro bellissimo Paese il
futuro per le prossime generazioni".
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