La pelle, intesa come frontiera
estrema tra noi e il mondo, come qualcosa di superficiale e al
tempo stesso di legato al profondo, come mappa visibile della
nostra esistenza, è il tema della 18/a edizione di Torino
Spiritualità, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre.
Il festival torinese dedicato a raccontare e scoprire lo
spirito più personale, ma anche l'anima più collettiva del
nostro esistere, torna in autunno con 4 giorni di lezioni,
dialoghi, letture e meditazioni al Circolo dei lettori e nel
cuore della città, per riflettere insieme confrontando
coscienze, culture e religioni.
"La pelle rivela molto di noi: è memoria fisica, è un
palinsesto intimo che ci portiamo addosso - dice il curatore,
Armando Buonaiuto - ma è anche forma esterna del nostro
spirito". "Torino Spiritualità compie 18 anni - aggiunge Elena
Loewenthal, direttore del Circolo dei lettori - e propone un
tema dalle inesauribili suggestioni, la pelle che è l'organo più
vasto del corpo umano, è ciò che al tempo stesso ci unisce e
separa dal mondo".
Dopo una prima tranche al Salone del Libro dedicata alla
bellezza, Torino Spiritualità offre ora, un'anticipazione del
calendario autunnale, composta da 4 'Camminate sulla pelle della
terra', percorsi nella natura nel territorio di Torino, in
provincia di Cuneo e in Valle d'Aosta, condotte da guide
escursionistiche e ospiti d'eccezione. Questi i 4 titoli: Forest
Bathing, Alla ricerca della notte rubata, Axis Mundi e La pelle
di Gaia.
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