Il progetto di ricerca
italo-svedese Viper, guidato dall'Università di Torino e che si
propone di studiare nuovi antivirali efficaci contro il
Sars-CoV-2, ha vinto il prestigioso bando Nato - Science for
Peace and Security (SPS) Programme. L'obiettivo è rispondere a
malattie virali emergenti, attuali e future, attraverso lo
sviluppo di antivirali ad ampio spettro. Università ed enti di
ricerca dei due Paesi saranno impegnati nello sviluppo
preclinico della molecola Meds433, un inibitore dell'enzima
diidroorotato deidrogenasi di ultima generazione, dalle potenti
attività antivirali ad ampio spettro, capace di inibire la
replicazione oltre che del Sars-CoV-2 anche di un'ampia gamma di
virus umani.
Il network internazionale coinvolto è composto dai partner
svedesi del Karolinska Institutet di Stoccolma e dell'Università
di Uppsala e dai partner italiani dell'Università di Torino,
Università di Messina e Università di Padova. Le attività di
Viper prevedono lo sviluppo su larga scala della molecola (a
Torino) a supporto della sperimentazione in vitro e in vivo, la
sua formulazione in innovativi agenti veicolanti (a Messina e a
Uppsala), lo studio in vitro delle proprietà antivirali e del
meccanismo molecolare dell'attività antivirale delle molecole
formulate (a Torino e a Padova) e lo studio dell'efficacia delle
formulazioni in vivo in un modello murino (caratteristico dei
topi) di Sars-CoV-2 (a Stoccolma).
"Data la sua potente attività antivirale a concentrazioni
nanomolari e la bassa tossicità, Meds433 - spiega Marco L.
Lolli, docente del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del
Farmaco dell'Università di Torino e coordinatore del progetto -
può essere considerato un nuovo e promettente antivirale, non
solo perché arricchisce il nostro armamentario farmacologico
contro SARS-CoV-2, ma anche per affrontare futuri eventi
pandemici. Gli effetti devastanti della malattia, il Covid-19) -
sottolinea - hanno insegnato al mondo come, in assenza di
farmaci antivirali ad ampio spettro, sia difficile controllare
la diffusione iniziale di una pandemia emergente e di riflesso
salvare vite umane nell'attesa dello sviluppo di vaccini e
farmaci specifici per il virus emergente".
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