Presidio questa mattina davanti
alla Prefettura di Torino organizzato da Uilpa Vigili del Fuoco,
che ha aderito alla mobilitazione nazionale.
Carenza di organico, turni troppo lunghi e riposi ridotti,
questi i temi della protesta. Secondo i vigili a causa dei
cambiamenti climatici "le situazioni di emergenza sono
aumentate, quindi lo stress è sempre maggiore", spiega Michele
Saccoccia, segretario provinciale Uil Vigili del Fuoco.
Quello che manca, per Saccoccia, è un investimento sul
soccorso. "A Torino siamo sotto organico - afferma - sui camion
riscontriamo una carenza del 30% di personale operativo, ma
arriviamo a picchi del 70% sul personale funzionario direttivo.
Chi rimane è costretto a lavorare di più e con pochi riposi".
Non c'è stato l'atteso ricambio generazionale. "Prossimamente ci
saranno forti pensionamenti che non verranno sopperiti dalle
assunzioni che sono state fatte", aggiungono dalla Uil.
Infine le malattie professionali: "Chiediamo che la politica
pensi alle malattie che colpiscono i vigili del fuoco. Oggi il
60% dei vigili del fuoco muore di malattie cardiovascolari -
sottolinea Saccoccia - . L'età media è di 67 anni, abbiamo il 9%
di possibilità in più di morire di cancro rispetto alla media
nazionale", conclude Saccoccia.
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