Lo stesso giorno dello sciopero
generale proclamato da Cgil e Uil piemontesi, giovedì 15
dicembre, la Cisl andrà a Roma, all'assemblea nazionale dei
delegati e pensionati, per chiedere che la manovra economica
cambi. "Tutta la Cisl piemontese condivide in pieno la linea
tracciata dal segretario generale Luigi Sbarra. Pur esprimendo
un giudizio articolato sulla manovra, con diversi punti di
criticità, abbiamo scelto di non ricorrere ora allo sciopero
generale perché riteniamo che ci siano ancora spazi di
trattatativa" spiega il segretario generale della Cisl Piemonte,
Alessio Ferraris.
"Riteniamo fondamentale in questa fase - aggiunge Ferraris -
il dialogo e il confronto con le forze politiche e
istituzionali, a partire dall'Esecutivo, per ottenere modifiche
sostanziali alla manovra in favore di lavoratori e pensionati.
Per questo abbiamo presentato le nostre proposte emendative sui
dossier lavoro, crescita, sanità e politiche sociali, pensioni,
salari e contrattazione. Restano per noi prioritarie la lotta
alla povertà, la tutela dei salari e delle pensioni e la
costruzione di un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare
solidarietà, crescita, coesione e corresponsabilità sociale,
attraverso un metodo di confronto che sfoci in un Patto Sociale
in grado di contrastare l'inflazione e la conseguente erosione
di salari e pensioni. Qualche risultato, insieme a Cgil e Uil,
da cui ci dividono più questioni di metodo che di merito, lo
abbiamo già ottenuto, come l'avvio dei primi tavoli di
confronto, a partire da quello sulle pensioni, che si aprirà il
19 gennaio 2023, preceduto da quello su Salute e sicurezza del
12 gennaio".
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