L'aumento dei costi energetici e
l'inflazione hanno costretto le famiglie residenti in Piemonte a
spendere., in media, 3.800 euro in più nel corso del 2022. E' il
calcolo contenuto nell'analisi condotta dall'avvocato Patrizia
Polliotto, presidente del comitato regionale piemontese
dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc).
"Tra le voci di spesa che hanno maggiormente contribuito
all'incremento del costo medio della vita il caro-energia per le
bollette di luce e gas (+30%), il caro-carburanti per
riscaldamento e trazione (+35%), il caro-alimentari (+25%) oltre
al caro libri, abbigliamento e cura della persona, in aumento
complessivamente del 10%", approfondisce il legale. "Il problema
principale risiede nella maggiorazione di costi di filiera che
ha investito l'industria nel suo complesso, dalle materie prime,
alla logistica e trasporto, agli imballi in carta e cartone: che
mai come quest'anno - osserva Polliotto - sono stati
drasticamente ridotti al minimo sindacale, in termini di
quantità di materiale impiegato e decorazione delle confezioni".
Per quanto riguarda i regali di Natale "circa il 30% dei
piemontesi ha rinunciato a farli, e il 70% li ha acquistati in
coppia per amici e parenti. L'80% dei residenti in Piemonte
occuperà invece la tredicesima per lo più a copertura di spese
legate a casa e famiglia", conclude Patrizia Polliotto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA