Sarebbero 23 i raid compiuti,
dall'agosto 2021 ad oggi, dal gruppo 'No Vax' dei 'guerrieri
della doppia V cerchiata', come si definivano nelle chat di
Telegram, scoperto dalla Digos di Torino, guidata dal dirigente
Carlo Ambra, nei giorni scorsi e che agiva nel Torinese.
Oltre un anno di indagini, coordinate dalla Procura di
Torino, che ha portato a sei denunce. Una serie di azioni,
ultima quella alla scuola media Alberti di via Tolmino, dove due
notti fa sono stati fermati. Il primo blitz all'hub vaccinale di
Moncalieri, il 15 agosto 2021. Poi nell'ottobre il Politecnico
di Torino e i licei Massimo D'Azeglio, il Volta e gli istituti
tecnici Boselli e Sella. Un escalation che non ha risparmiato
neanche la sede del quotidiano 'La Stampa' (1 agosto 2022) e le
sedi di Cgil Cisl e Uil. Tutti colpevoli, secondo in 'guerrieri'
di mentire sui vaccini e sulla pandemia Covid. Un modus operandi
identico a quello utilizzato da altri No Vax in altre città
italiane. Scritte rosse, sempre più grandi. "Vax uguale morte",
"Useranno la tecnologia per ridurvi in prigionia", "Agenda
2030=non avrai nulla e sarai felice", sono solo alcuni esempi.
Poi gli articoli dei giornali che riportavano quanto accaduto
facevano il giro sui canali Telegram come 'V_V, dove
rivendicavano le azioni: "Ovunque si parli della nostra lotta",
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