Stefano Bonaccini ha messo
Mirafiori al primo posto dell'agenda torinese. Davanti alla
fabbrica oggi Stellantis lo hanno accolto i delegati della Fiom
e della Uilm, alcuni esponenti del partito come gli ex
parlamentari Davide Gariglio e Antonio Boccuzzi.
"Non è che arrivare davanti a una fabbrica risolva il
problema del rapporto tra il Pd e i lavoratori, sarei sciocco a
pensarlo. Credo che anche fisicamente sia necessario stare dove
la gente studia, lavora, vive. Penso che il Pd sia stato
percepito, e forse abbia pagato un prezzo troppo alto rispetto
ai suoi demeriti, come una forza politica distante dalla gente
che lavora" ha spiegato il candidato alla segretario del Pd. "Se
non torniamo sui luoghi di lavoro, se non si discute guardando
negli occhi i cittadini si possono avere le migliori idee del
mondo, ma si rischia di fare solo demagogia", ha aggiunto
Bonaccini. "Io sono abituato ad andare tra i lavoratori. Penso
che si debba stare al loro fianco laddove si crede che abbiano
ragione e la vertenza sia giusta perché sentire la vicinanza
delle istituzioni e dei partiti ricrea la fiducia
immediatamente. In questi anni hanno trovato gli altri, poco
noi.. Se divento segretario il gruppo dirigente nazionale avrà
il dovere di stare sui territori, per confrontarci, ascoltare e
rischiare anche i fischi. Una classe dirigente autorevole la
vedi quando le cose vanno male". Bonaccini ha aggiunto che "il
problema principale dell'Italia è il precariato. C'è quasi
un'intera generazione che rischia di non potere farsi una
famiglia. Dobbiamo combatterlo partendo dal fatto che il lavoro
precario deve costare più di quello stabile".
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