"La maggioranza di noi vuole la
succursale di via Bologna libera. Siamo contrari alle modalità
in cui si sta svolgendo l'occupazione". Lo scrivono in un
documento gli studenti del liceo Albert Einstein di Torino,
occupato lunedì. "Abbiamo assistito in prima persona alla
violenza che è stata usata nei confronti di insegnanti e
studenti contrari", affermano. Gli studenti sostengono inoltre
che "nonostante la maggior parte non si sia mostrata favorevole
all'occupazione, tuttavia la rappresentante di Istituto ha
voluto prendere parte all'occupazione, facendosi portavoce di
solo una minoranza e dimostrando incoerenza rispetto a quanto
sostenuto durante le assemblee indette per la presentazione
delle liste". Gli studenti accusano gli occupanti di avere
interrotto un pubblico servizio, lasciando fuori dal cancello
della scuola studenti, docenti, personale Ata e dirigente,
mentre all'interno dell'edificio "è stata registrata la presenza
abusiva di organizzazioni esterne quali il centro sociale
Askatasuna, Osa e studenti provenienti da altri istituti".
"Le modalità adottate dagli occupanti hanno contribuito a
creare a una frattura interna che difficilmente verrà
rimarginata", concludono gli studenti dell'Einstein.
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