Una finestra aperta da Torino sul
mondo per "gettare i semi della tolleranza e fraternità". Con
questo obiettivo nasce il nuovo Polo culturale dei Missionari
della Consolata, 'Cam - Cultures and Mission', che racconta
oltre 100 anni di missioni e decine di culture grazie a un
percorso espositivo immersivo, nel quale gli oggetti etnografici
raccolti fin dall'inizio del Novecento dialogano con una
narrazione sulla missione.
Uno spazio dedicato al dialogo e alla conoscenza fra i
popoli che aprirà al pubblico dal 10 giugno, dal martedì alla
domenica, con momenti di approfondimento. "L'augurio -
sottolinea Padre Stefano Camerlengo, superiore generale
dell'Istituto Missionari della Consolata - è che questo centro
diventi un luogo dove si possa pensare, e pensare un po'
diversamente da come si pensa in modo globale, e che chi viene
qui possa poi uscire e piantare gli alberi della fraternità,
dell'amicizia, camminare insieme per dire qualcosa di nuovo a
questa umanità, che crediamo ne abbia bisogno".
Per il sindaco Stefano Lo Russo "aprire un centro che
racconta la storia dell'opera dei missionari è un elemento buono
di per sé, ma in questo momento particolare assume un
significato ancora più profondo ed etico, valoriale e politico.
Oggi abbiamo di fronte sfide complesse, con una corrente di
intolleranza che soffia sempre più forte e che va fermata. E
semi di bene come questo sono di grande aiuto, perché la
capacità di inclusione è l'unica strada possible per costruire
un futuro migliore".
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