All'ospedale Mauriziano di Torino
nasce il Centro CardioDonna, dove cardiologhe donne si
dedicheranno alle donne e alle loro cardiopatie. Il servizio è
rivolto in via specifica alle donne in età fertile nella fascia
di età dai 30 ai 50 anni. "Il centro - spiegano i promotori
dell'iniziativa - sarà gestito da medici e infermiere donne per
garantire sensibilità, capacità di ascolto, riservatezza
nell'esecuzione di esami e procedure che implichino la nudità
del torace".
L'idea, lanciata dal direttore sanitario del Mauriziano,
Maria Carmen Azzolina, è stata sostenuta dal direttore generale,
Maurizio Dell'Acqua.
"Le malattie cardiovascolari - informano dal Mauriziano -
sono la causa numero uno di mortalità nella donna ma sono a
tutt'oggi sottovalutate, in particolare nella donna in età
fertile. In questa fascia d'età, infatti, i fattori di rischio
spesso non sono adeguatamente trattati per via della
convinzione, errata, che durante il periodo fertile la donna sia
protetta dagli estrogeni. L'aumentata prevalenza del fumo e di
fattori di rischio non tradizionali, quali le terapie ormonali,
lo stress, la depressione, la sedentarietà, l'inquinamento, ha
abbassato notevolmente l'età della prima manifestazione della
cardiopatia ischemica. Oltre all'arterosclerosi e alla trombosi,
nelle donne sta aumentando l'incidenza delle dissezioni
coronariche come causa di cardiopatia ischemica". "A questo -
sottolinea l'ospedale - si aggiunge che le giovani donne spesso
non sono adeguatamente ascoltate dai colleghi maschi e, non da
ultimo, preferirebbero cardiologhe donne per effettuare esami
che implichino la nudità del torace, come l'Ecg,
l'ecocardiogramma e le procedure interventistiche".
A partire dal 29 maggio, ogni ultimo lunedì del mese, le
donne dai 30 ai 50 anni potranno, con l'impegnativa del medico
curante, sottoporsi a una prima visita cardiologica più
EcoCardioDoppler negli ambulatori di cardiologia dell'ospedale
Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci) ed essere
seguite da specialiste donne. La parte clinica ed
ecocardiografica sarà gestita da Barbara Mabritto e quella
interventistica da Tiziana Claudia Aranzulla, responsabili del
Progetto.
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