Compravendite in aumento del 5,9% a
Torino e del 2,8% a livello di città metropolitana, incremento
delle quotazioni del 2,1% nel capoluogo, +1,3% nell'intera
provicnia. Sono alcuni dati, relativi al 2022 e confrontati con
il 2021, del Borsino immobiliare delle abitazioni di Torino e
provincia presentato oggi dalla Fimaa (Federazione italiana
mediatori agenti d'affari).
L'analisi sulle macroaree cittadine evidenzia una crescita
delle transazioni che va dal 9,7% della periferia sud-ovest alo
0,7% della 'nuova Torino, con l'unica eccezione della zona
collinare oltrePo, dove al contrario è stata registrata una
flessione, pari al 7,7%.
La quotazione media nel 2022 è stata di 2.201 euro al metro
quadro a Torino e di 1.111 euro nel resto della provincia; il
fatturato totale stimato per la compravendita di abitazioni
sull'intero territorio della Città metropolitana di Torino
ammonta a miliardi e 671 milioni di euro. I tagli con il maggior
numero di compravendite quelli compresi tra i 50 e gli 85 metri
quadri.
Leggera flessione nelle compravendite di uffici e negozi
nella Città metropolitana, con l'eccezione di Torino che nei
locali commerciali ha fatto segnare un incremento dell'1,6
rispetto al 2021.
"Il bilancio del 2022 è decisamente buono per gli operatori
del mercato, - commenta Franco Dall'Aglio, presidente Fimaa di
Torino - ma sarebbe stato ancora più eclatante se la seconda
metà dell'anno non avesse registrato un aumento del costo del
denaro e, di conseguenza. della rata dei mutui che hanno
rallentato, soprattutto nel quarto trimestre. La domanda di
abitazioni. Una tendenza che si è registrata anche nel primo
trimestre 2023 e che si presume rimarrà invariata anche per il
secondo trimestre di quest'anno
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