Caffè Vergnano, tra le più antiche
torrefazioni in Italia, chiude il 2022 con un fatturato totale
lordo di 99,2 milioni di euro, in crescita di circa il 12%
rispetto all'anno precedente. I settori in maggiore sviluppo
sono stati quello dei ristoranti, alberghi e bar, grazie anche
alla fine delle restrizioni attivate durante la pandemia, e
l'estero, supportato dalla partnership con CocaCola Hbc. Caffè
Vergnano è ora presente in 90 paesi, di cui 17 sono mercati di
Coca-Cola Hbc.
Nonostante il forte aumento delle materie prime e
dell'energia del 2022, la società ha deciso di non ribaltare per
intero l'aumento dei prezzi sui clienti per ridurre al minimo
l'impatto sul bilancio del consumatore. Caffè Vergnano guarda
ora al futuro e per il 2023 prosegue con gli investimenti, che
si sviluppano con la volontà di valorizzare il territorio
locale, come quello del nuovo magazzino di 4.000mq a Valfenera
(Torino) finalizzato nell'ultimo trimestre del 2022 e l'impianto
di pannelli solari, operativo da maggio, sul tetto di uno degli
stabilimenti del sito di produzione di Santena (Torino).
L'installazione permetterà a Caffè Vergnano, con una potenza
pari a 500 kw x 1000 pannelli, di essere autonoma nel fabbisogno
al 17-20%.
"Come nel 2022, nei primi sei mesi del 2023 continua la
crescita del fatturato: il semestre ha chiuso con un +9% verso
l'anno precedente in linea con le aspettative. Tutti i settori
sono positivi e la crescita è trainata in particolare dal
settore Horeca con un +16% di fatturato. La crescita dell'utile
lordo rispetto all'anno precedente è superiore al fatturato
(+11%)" commenta Carolina Vergnano, ceo di Caffè Vergnano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA