Un centro di eccellenza per curare
i disturbi del comportamento alimentare, nascerà a Biella. Lo ha
stabilito la Regione, su proposta dell'assessora regionale alla
Famiglia, con delega ai Minori, Chiara Caucino, che ha messo sul
piatto 500mila euro per sostenere l'attivazione di una comunità
terapeutica per minori affetti da Dna (Disturbi della nutrizione
e dell'alimentazione). Il centro è pensato per ospitare dieci
posti letto per fasce di età 10-14 e 14-17 anni, di sesso
femminile, da realizzarsi da parte dell'Asl di Biella come
capofila dell'area omogenea sovra-zonale Piemonte Nord, ovvero
per le Asl di Biella, di Vercelli, di Novara e del Vco.
Gli ultimi dati, viene spiegato in una nota, descrivevano che
in Piemonte sono già stati diagnosticati circa 1.500 casi di
anoressia e 5mila di bulimia e che ogni anno, vengono
diagnosticati circa 260 nuovi casi di anoressia e circa 450 di
bulimia. Il tutto senza contare il cosiddetto sommerso. "Sono
anni che seguo con attenzione questo tema - spiega Caucino - e
parlando con le persone e con i professionisti che curano questi
pazienti, nella stragrande maggioranza dei casi ragazzine, anche
se non mancano casi tra gli adulti. Mi sono persuasa che occorra
fare di più creando centri di riferimento e di eccellenza come
quello che sorgerà a Biella. Il progetto preliminare è già
pronto da mesi - prosegue - e adesso abbiamo raggiunto il
secondo fondamentale step, che è quello di stanziare le risorse
necessarie, perché non c'è tempo da perdere: ogni posto letto
può significare una giovane vita salvata".
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