I militanti del movimento di destra
La Barriera Torino hanno affisso, la scorsa notte, uno
striscione per contestare la decisione dell'amministrazione
comunale di legalizzare, con un progetto di cogestione, il
centro sociale Askatasuna.
'Askatasuna: lotta al sistema finché non ti sistema', si legge
nel drappo.
"Con questa azione abbiamo voluto dire che è scandaloso
l'accordo tra comune e Askatasuna, e che è vergognoso che il
sindaco di Torino, invece di risolvere i grandi problemi che
affliggono questa città, pensi a produrre piani per
ristrutturare, con i soldi dei torinesi, il centro sociale che
non hanno mai fatto nulla per la città", spiegano dal movimento.
"Askatasuna non è mai stato un bene comune, e mai lo sarà -
aggiungo dal movimento La Barriera -. Quel luogo, oltre a essere
un sinonimo di degrado costante, non è mai stato davvero attivo
in favore della collettività. Non si capisce, quindi, perché
dovrebbero essere i torinesi a pagare le spese di
ristrutturazione di un posto che, tra l'altro, è stato portato a
questo grado di incuria e fatiscenza dagli occupanti stessi, ad
esempio attraverso l'abbattimento di alcuni muri portanti
dell'edificio" continuano dal movimento.
"Ma con lo striscione di ieri abbiamo voluto, soprattutto,
evidenziare la ridicolezza del centro sociale Askatasuna che,
giocando alla rivoluzione, ha sempre blaterato, tra le tante, di
lotta al sistema e auto-organizzazione, ma poi non ha esitato un
secondo ad accettare, con molto entusiasmo, i soldi, l'aiuto e
la copertura istituzionale di quello stesso potere che hanno
sempre detto di combattere", concludonO.
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