Due passeggeri in partenza per il
Marocco e la Cina e altrettanti in arrivo dall'Albania e
dall'Argentina sono stari fermati ieri all'aeroporto Sandro
Pertini di Torino-Caselle, in possesso di valuta non dichiarata
per importi superiori al limite dei 10mila euro, soglia per la
quale è necessaria la dichiarazione durante i viaggi da e per
l'Unione europea. Fondamentale per il buon esito delle
operazioni, si è rivelato il contributo di Escos, il "cashdog"
pastore tedesco della guardia di finanza, addestrato a
riconoscere l'odore delle banconote.
Nel mese di gennaio sono stati elevati 24 verbali per un
valore di circa 300mila euro di valuta intercettata e 8mila euro
di sanzioni da parte del personale dell'Agenzia delle dogane e
dei monopoli e della guardia di finanza. All'aeroporto di Torino
il valore della valuta intercettata nel 2023 è stato pari a
circa 4,5 milioni di euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA