È partita questa mattina a Torino
l'attuazione del patto per la sicurezza urbana, siglato lo
scorso 29 agosto tra Prefettura, Regione e Città metropolitana,
che prevede, grazie al finanziamento regionale di un milione di
euro, l'acquisto di almeno sedici mezzi, tra auto e moto, per le
forze dell'ordine. Una parte di risorse, 350mila euro, verrà
utilizzata invece per implementare il sistema di
videosorveglianza comunale già presente, mediante l'introduzione
di un software intelligente di lettura targhe. "Una decisione
che si affianca all'aumento degli uomini deciso dal governo e
l'impiego dell'esercito" ha spiegato il prefetto, Donato
Cafagna". Alla sottoscrizione erano presenti l'assessore
regionale alla Sicurezza, l'assessore comunale alla polizia
municipale, il questore, il comandante provinciale dei
carabinieri e della guardia di finanza e il comandante della
polizia municipale.
"Ora ci saranno mezzi e strumenti per aumentare ancora questi
controllo - dice l'assessore regionale Fabrizio Ricca - Nel
prossimo bilancio metteremo un ulteriore milione per gestire gli
straordinari degli agenti impegnati". "Siamo riusciti a
rafforzare alcuni commissariati e oggi otto su dieci hanno turni
24 ore su 24", ha affermato il questore Vincenzo Ciarambino.
"Sul territorio operano 593 militari dell'esercito - ha
ricordato il prefetto - attivi a Torino, ma anche in alta Val di
Susa per il controllo della Tav e al confine per i controlli di
frontiera e al Cpr". Dall'inizio dell'anno sono stati effettuati
24 servizi interforze 'ad alto impatto', in cui sono state
impiegate 766 unità delle forze dell'ordine e 61 della polizia
municipale. Le persone controllate sono state 2.776 persone, di
cui 49 denunciate e 14 arrestate.
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