Il Consiglio regionale del Piemonte
ha approvato, tra le proteste delle opposizioni, la nuova legge
sulle case di edilizia sociale. Il provvedimento, che porta la
firma dell'assessora alle Politiche per la casa, Chiara Caucino,
favorisce nei punteggi chi ha la residenza da almeno 15 anni in
Piemonte e i genitori soli con figli a carico. L'assegnatario
inoltre non potrà più avere beni mobili come auto e caravan di
lusso o moto di grossa cilindrata. È previsto il divieto di
assegnazione anche per coloro che hanno occupato abusivamente
uno stabile Atc nei 10 anni precedenti, mentre una quota di
alloggi è riservata alle forze dell'ordine.
"La norma - dichiara Caucino - è innovativa, frutto del
lavoro di anni: tra le novità più significative, l'introduzione
di nuovi criteri per i punteggi e la linea dura contro
l'illegalità. gli alloggi destinati alle forze dell'ordine
serviranno per garantire la sicurezza".
Per il capogruppo della Lega, Alberto Preioni, "il
provvedimento mira a "correggere il fatto che oggi circa il 60%
delle case popolari è assegnato a cittadini immigrati o
extracomunitari, che però sono solo il 9% della popolazione,
assicurando una maggiore possibilità di accesso ai nuclei
radicati sul territorio piemontese".
La nuova legge, sostiene, "punta all'equità sociale, premia
le persone oneste che qui hanno vissuto e si batte contro
l'illegalità dei furbetti che si costruiscono una situazione
reddituale tale da poter avere diritto alla casa popolare,
possedendo però beni da ricchi".
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