La conferma della condanna
all'ergastolo è stata chiesta oggi dalla procura generale al
processo d'appello per Mohssine Azhar, il 36enne accusato di
omicidio volontario per il caso della bimba di 3 anni, Fatima,
morta a Torino il 13 gennaio 2022, dopo essere caduta da un
balcone al quinto piano di una palazzina.
I pg Sara Panelli e Valentina Sellaroli hanno affermato che
quello di Azhar fu un gesto deliberato.
L'uomo invece ha sempre
parlato di un incidente.
Fatima era la figlia della donna con cui Azhar aveva una
relazione.
L'imputato ha sempre detto che le scivolò mentre
giocava insieme a lei sul ballatoio ma la polizia ebbe dei
sospetti già nell'immediatezza del fatto. La madre della
piccina, dopo qualche esitazione iniziale, cambiò versione e
avvalorò le accuse. Secondo i pg Panelli e Sellaroli, Azhar (che
era alterato dal consumo di hashish e bevande alcoliche e che
nella mattinata era stato condannato a otto mesi per una vicenda
di droga) lanciò la bimba nel vuoto perché "aveva avuto una
discussione di tre minuti con la compagna".
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