L'architettura come punto di
partenza per cercare la strada verso la felicità, progettando e
realizzando spazi urbani e domestici che allietino l'anima. E'
il percorso culturale ideato dalla Fondazione per l'Architettura
di Torino con un programma che si dipana per mesi, dall'inizio
dalla primavera all'autunno, attraverso una Masterclass che
coinvolge una trentina di specialisti, una maratona corale e
multidisciplinare di 6 ore, un questionario diffuso tra la
cittadinanza, e altri talk e incontri per un totale di una
ventina di appuntamenti.
'Building happiness', presentata oggi, "vede
nell'architettura un valore sociale al servizio della comunità.
anche attraverso la promozione del benessere dei cittadini. Con
questa iniziativa - spiega Gabriella Gedda, presidente della
Fondazione per l'Architettura di Torino - vogliamo
sensibilizzare la comunità degli architetti e di tutti i
professionisti del settore, al fine di contribuire in modo
tangibile alla realizzazione di un ambiente urbano che, oltre a
soddisfare le necessità pratiche e funzionali, alimenti il
benessere emotivo e spirituale dei suoi abitanti".
Cuore della programmazione la Masterclass che - spiegano gli
organizzatori - "mette insieme architettura e neuroscienze,
principi di innovazione e impatto sociale, casi di studio
internazionali e la lezione di grandi maestri italiani, le
esperienze legate a differenti scale territoriali (città,
quartiere, condominio, interior design) e la lezione che può
venire dalla lettura di big data e aspettative sul futuro". Alla
fine della Masterclass - sottolinea Eleonora Gerbotto,
direttrice della Fondazione per l'Architettura di Torino - verrà
realizzato il 'Building Happiness Book', un libro di istruzioni
per la progettazione felice. Un documento di sintesi dei
risultati, ma soprattutto uno strumento pratico e accessibile,
che sarà pubblicato e reso disponibile per progettisti,
architetti, studiosi e stakeholder'.
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