Il fascino millenario di Torino si
arricchisce di un nuovo capitolo con l'arrivo di Mythos:
Creature Fantastiche, che apre le porte delle Antiche Ghiacciaie
di Porta Palazzo al Mercato Centrale di Torino dal 7 marzo. La
nuova mostra svelerà per la prima volta i segreti della magia
bianca e delle creature leggendarie che popolano l'immaginario
collettivo proprio nella città di Torino, la capitale italiana
dell'esoterismo.
Oltre trenta soggetti mitologici, dalle ali di Pegaso alto
sei metri alla maestosa Fenice che ogni giorno rinasce dalle sue
ceneri, raccontano di un'epoca lontana e di storie tramandate di
generazioni in generazioni. I modelli a dimensione naturale sono
preparati con tecniche di tassidermia e scultura, e sono
ambientati in scenografie con videoproiezioni e schermi che
trasportano in mondi fantastici dove creature come Anubi, il dio
egizio dalle sembianze di un cane, il leggendario Dracula e il
temibile Cerbero prendono vita sotto gli occhi dello spettatore.
Ma non solo: all'interno del percorso ci si imbatte nel
Licantropo, un essere umano che durante le notti di plenilunio
si trasforma in un lupo, e in Quetzalcoatl, il magnifico signore
della creazione e del sapere nella mitologia azteca che regna
sovrano sulla città degli dei. La sua figura è caratterizzata da
un corpo serpentino adornato da splendide piume verdi e azzurre
(che richiamano l'immagine dell'uccello Quetzal da cui prende il
nome) e rappresenta la dualità tra cielo e terra, incarnando
l'equilibrio cosmico e la sapienza divina.
L'esposizione prosegue con filmati in cui Ovidio guida il
visitatore ripercorrendo la storia dei miti e presentando alcune
figure chiave della mitologia greca come la Sfinge, creatura
leggendaria dell'antica mitologia greca, che con il suo corpo
leonino e la testa umana sfida gli uomini con enigmi insolubili,
come quello proposto ai tebani da Edipo, e il Minotauro, metà
uomo e metà toro, frutto del desiderio di vendetta dei degli,
che vive in un labirinto e rappresenta una costante sfida per
gli eroi che osano affrontarlo, finché non viene sconfitto da
Teseo con astuzia e coraggio, liberando così il popolo di Creta
dal suo dominio terribile.
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