Per la crescita delle pmi
piemontesi "è urgente il rilancio delle infrastrutture, per
evitare il rischio di isolamento". Lo afferma Luca Pantanella,
presidente dell'Osservatorio Economico Fmpi, che in Piemonte
conta oltre 500 imprese su un totale di 6mila in Italia.
"Specie nei territori strategici per turismo ed
enogastronomia serve un cambio di passo. - dice Pantanella -
Stimiamo che opere risolutive come il completamento della
Asti-Cuneo incrementerebbero in media di circa il 40% i volumi
di scambio in termini di ricavi lordi, rinvigorendo l'intera
filiera di food e accoglienza, data la crescente richiesta. Idem
dicasi per la Tav, che sta al Piemonte come il Ponte sullo
Stretto alla Sicilia, la quale massimizzerebbe di un buon 70% la
circolazione dei prodotti di eccellenza delle pmi nell'Ovest
Europa, la resa economica del micro tessuto produttivo regionale
e la creazione di nuova occupazione".
Il miglioramento della rete di collegamenti "è essenziale
per attrarre investitori stranieri che ci considerano
un'opportunità, seppur frenati da elementi oggettivi quali
burocrazia, tasse e lacune viarie", conclude Pantanella.
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