La Regione Piemonte e i
rappresentanti degli enti gestori delle strutture residenziali -
Rsa, disabilità, psichiatria, dipendenze e minori - hanno
raggiunto un accordo sulle risorse a sostegno del comparto al
termine di un incontro, ieri, al Grattacielo Piemonte al quale
hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto
Cirio, e gli assessori alle politiche sociali, Maurizio Marrone
e alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. Gli enti gestori, viene
riferito, hanno riconosciuto l'impegno della Regione, che nel
2021 aveva provveduto a un primo adeguamento delle risorse, e da
parte dell'amministrazione è arrivato l'apprezzamento per il
ruolo attivo delle strutture nella gestione della pandemia.
Per il 2024 la Regione Piemonte riconoscerà un aumento delle
risorse destinate ai gestori delle strutture residenziali a
integrazione della quota sanitaria, pari al 3,5% per una cifra
di 16 milioni di euro. Queste risorse sono riservate alla quota
dei posti letto convenzionati col sistema sanitario nazionale,
ma sono vincolate al fatto che nemmeno la tariffa dei posti non
convenzionati venga rivista al rialzo. La Regione inoltre ha
richiamato le strutture firmatarie dell'accordo al rispetto dei
contratti comparativamente più rappresentativi, così come
previsto dalla delibera approvata ieri, che richiama l'accordo
sottoscritto lo scorso novembre con le rappresentanze sindacali
dei lavoratori.
"Con questo stanziamento sosteniamo le strutture residenziali
in un momento di difficoltà senza gravare sulle famiglie" spiega
il presidente della Regione, Alberto Cirio. "Consapevoli del
momento di difficoltà generale che grava su tutta la comunità,
rivendichiamo di aver programmato aumenti tariffari solo
rispetto alla quota sanitaria, senza rincarare di un euro la
quota sociale, che, lo ricordiamo, altrimenti graverebbe
direttamente sulle famiglie e sugli enti gestori dei servizi
socio assistenziali dei comuni" dichiara l'assessore regionale
alle Politiche sociali Maurizio Marrone. "L'accordo è frutto di
un continuativo e costruttivo confronto con le rappresentanze di
categoria" osserva l'assessore regionale alla Sanità del
Piemonte, Luigi Genesio Icardi.
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