L'incendio che ieri mattina ha
distrutto parte della cascina Motto a Vaprio d'Agogna in
provincia di Novara, sotto le cui braci sono stati ritrovati i
resti carbonizzati di un corpo, è stato appiccato dal custode.
Lo hanno stabilito le indagini dei carabinieri della compagnia
di Novara, dopo l'analisi delle immagini del sistema di
videosorveglianza interno, dove si vede che l'incendio sarebbe
stato originato dallo stesso custode. L'uomo avrebbe cosparso di
liquido infiammabile prima l'appartamento in cui viveva, trovato
saturo di rifiuti di ogni genere, poi la propria autovettura
Fiat Punto e successivamente la stalla, dopo avere messo in
salvo nei prati adiacenti i cavalli ospitati. Il custode, 36
anni, che lavorava nella struttura agricola dal 2012, da
informazioni raccolte nella mattinata di oggi dai carabinieri,
negli ultimi anni si era isolato dal contesto locale,
allontanandosi sempre di più anche dai familiari residenti in
zona.
I vigili del fuoco di Novara e Borgomanero ieri mattina erano
riusciti a domare quasi subito le fiamme, divampate
nell'appartamento attorno alle 7.30, e solo in tarda mattinata,
quando ormai la struttura era compromessa, quelle divampate
nella stalla. A causa del fumo, del forte odore acre dovuto al
materiale plastico bruciato all'interno della stalla e del
calore generato dal fuoco, i pompieri solamente nel pomeriggio
erano riusciti a entrare nuovamente all'area per la messa in
sicurezza e per le verifiche del caso, scoprendo che tra i resti
bruciati, vi era anche una porzione di scheletro,
presumibilmente umano. Saranno gli esami autoptici a stabilire
se i resti ritrovati siano del custode della cascina.
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